martedì 10 novembre 2009

scrivo un post dopo migliaia di anni

l'altro non l'ho propriamente abbandonato... ogni tanto passo... quasi mai commento i blog degli altri... solo quando ne ho la forza mentale.

ultimamente... la mia vita è una merda.

le uniche cose positive?

i miei amici che cercano di starmi vicino

il bento, la mia nuova passione.

va tutto male.

la scuola non va malissimo ma le ingiustizie mi fanno vomitare. è ingiusto che io solo perchè sono nera o che cazzo ne so io devo avere un voto più basso sentendomi dire che non so l'italiano da una donna che non lo parla neanche sforzandosi. parla solo dialetto quella cagna.

è ingiusto che qualsiasi sforzo faccio non è ripagato. perchè la mia concentrazione va a puttane.

è ingiusto che gli altri abbiano un rapporto coi genitori migliore del mio.

è ingiusto che io sia sempre trasparente e non considerata. come se non avessi pareri. o anima.

piango e mi ammalo sempre. sono sempre depressa come prima forse un pò di più-

mi sono ridata al binge dal ritorno da lucca. non so quanto peso ma sicuramente molto.

mi vergogno della mia faccia. sono tutto quello che non vorrei essere...

lo so... tagliarsi è uno schifo...ultimamente avevo anche represso l'istinto ma... quando scoppio è piacevole... io trovo piacevole sentire dolore fisico.

come dicono i miei io sono solo una schifosa ragazzina viziata che non capisce un cazzo e si ritroverà a battere per le strade. eheh.

1 commento:

  1. Maledizione. Maledizione. Maledizione che schifo. Sto malissimo per te, credimi.
    Essere discriminata fa già schifo, ma addirittura da un adulto che vedi ogni schifosissimo giorno, un'insegnante... renditi conto... un'insegnante... Chi si crede di essere Hai parlato con qualcuno di questa grande troia? Con i tuoi? E' lei che dovrebbe andare a battere, sicuramente è l'unica cosa che può fare. Altro che insegnare, una persona così non sa insegnare un bel niente. E i tuoi genitori, poi... MA COME SI PERMETTONO?! Un grandissimo vaffanculo a tutti.

    Non so cosa dire per consolarti, non c'è niente che io possa dire per consolarti. Solo... quando hai bisogno di sfogarti, chiamami. Se vuoi ti lascio il mio numero di casa.

    Mi rispecchio in ogni parola che hai scritto. Penso che tu sappia fino a che punto.
    (Cristo, sono diventata così emotiva... ahah. Tutto quello che non volevo essere.)

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